Parassita cosmopolita, il cui ruolo patogeno non è stato ancora chiaramente definito. Vive nel colon, ove si moltiplica per fissione binaria.
La forma vegetativa attiva ruota su se stessa sia verso destra che verso sinistra, con un movimento a scatti. Questo tipo di mobilità persiste per parecchio tempo nelle feci liquide. Col passare del tempo, il trofozoite si immobilizza assumendo una forma rotondeggiante.
Dimensioni: lunghezza 5-12μm larghezza 3-5μm.
Morfologia: lateralmente si presenta con un profilo a forma di uccello, ma spesso le forme osservate sono piriformi od ovali. Nei campioni fissati, in genere, assume una forma rotondeggiante. Il nucleo, spesso non visibile, è posizionato nella parte anteriore; mostra un prominente cariosoma e una membrana nucleare tappezzata da un sottile strato di cromatina periferica. Il citostoma, situato vicino al nucleo, è piccolo, poco profondo e poco visibile.
Flagelli: due, di cui uno più corto e più spesso; sono posizionati nella parte anteriore e diretti in avanti e prendono origine da due blefaroblasti. Sono visibili con le colorazioni estemporanee o meglio con la colorazione di Giemsa, di May-Grünwald-Giemsa o Field, mentre con la colorazione tricromica o ematossilina si colorano di rado e spesso in modo debole.
Rappresenta lo stadio infettante.
Dimensioni: lunghezza 4-7μm, lunghezza 3-4μm. Sono le più piccole cisti di protozoi flagellati di interesse umano.
Morfologia: di forma ovale o piriforme, ricorda la ciste di Chilomastix mesnili. A fresco la ciste è incolore, rifrangente e con una parete relativamente spessa. Con le colorazioni estemporanee o permanenti, sono visibili all'interno un nucleo di forma allungata e un flagello che si sdoppia a U, abbracciandolo.