COCCICI

Isospora belli

Isosopora belli è un protozoo coccidio parassita appartenente al phylum Apicomplexa. Molte specie di Isospora possono infettare diversi animali, quali cani, gatti, maiali e primati non umani. La patogenicità per l'uomo appare ristretta a Isospora belli e molte delle infezioni umane imputate in passato a Isospora hominis erano probabilmente dovute a Sarcocystis hominis o Sarcocystis suihominis, per ingestione accidentale di carne cruda infetta rispettivamente di manzo o maiale.

Isospora belli ha una distribuzione cosmopolita ma è più comune soprattutto in zone tropicali, in particolare in alcune isole caraibiche e nel centro-sud America. In individui immunocompetenti l'infezione è spesso asintomatica, oppure può manifestarsi con enteriti autolimitanti con diarrea non ematica. Al contrario, nei pazienti immunocompromessi (AIDS), si osservano in genere quadri più severi con diarrea cronica coleriforme. In tali soggetti sono state recentemente osservate forme "cistiche" in sedi extraintestinali quali: linfonodi mesenterici, fegato, milza e lamina propria della mucosa intestinale.

Il ciclo biologico del parassita è diretto e non richiede un ospite intermedio. Le oocisti di Isospora belli sono eliminate con le feci dal paziente infetto, ma sono immature, non sporulate e non infettive; la sporulazione, che richiede parecchi giorni, avviene nell'ambiente esterno in condizioni particolari di temperatura e umidità e porta alla formazione di due sporocisti ognuna delle quali contiene quattro sporozoiti.

A questo punto, se vengono ingerite accidentalmente con acqua o cibo contaminati, le oocisti liberano nell'intestino tenue (duodeno-digiuno) gli sporozoiti, che penetrano negli enterociti. Qui ha luogo la riproduzione asessuata cui fa seguito, almeno una settimana dopo l'infezione, quella sessuata, che si conclude con la formazione di un'oocisti contenente un singolo sporoblasto.

Oocisti

Dimensioni: lunghezza 20-23 μm, larghezza 10-19 μm.

Morfologia: ellittica, con estremità affusolate. Parete cistica liscia, sottile e sdoppiata, ialina. All'interno è visibile uno sporoblasto globulare contenente numerosi granuli. In campioni di feci mantenuti a temperatura ambiente per breve tempo (1-2 giorni) e successivamente esaminati, è possibile osservare oocisti contenenti due sporoblasti ma, in questi casi, il processo di sporulazione è generalmente incompleto.

Con le colorazioni di Ziehl-Neelsen mod. (a caldo) e di Kinyoun (a freddo) la parete dell'oocisti e lo sporonte (o gli sporoblasti) assumono una colorazione rosso-granata; entrambe sono dotate di buona specificità e in conseguenza utili come test di conferma. Al pari di Cyclospora, Isospora belli è autofluorescente. La flottazione in gradiente di saccarosio sec. Sheather è un metodo eccellente per la concentrazione delle oocisti, ma anche la concentrazione con formalina-etere od etile-acetato conferiscono al metodo una maggiore sensibilità rispetto all'esame diretto.

Spesso si osserva eosinofilia ematica e la presenza di cristalli di Charcot-Leyden* nelle feci; anche se questi dati non sono sempre associati ad un infezione da Isosopora belli. In casi sospetti, quando la ricerca nelle feci è negativa, si può procedere all'esame del liquido duodenale.

* Cristalli di Charcot-Leyden Sono costituiti da una lisofosfolipasi (P.M. 17400), un enzima sintetizzato dagli eosinofili e rilasciato durante la lisi degli stessi nelle feci o nell'espettorato. Dimensioni: lunghezza variabile da 3-70 µm, larghezza da 0.5-8µm. Morfologia: a forma di rombo regolare, allungato. L'angolo acuto è di 30° o più.

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